Edouard Séguin è un medico francese il cui percorso è simile a quello di molti altri medici che si interesseranno a quella che noi oggi chiamiamo “pedagogia speciale”: prestando servizio come medico in un ospedale pubblico viene a contatto con “idioti” e altri “handicappati psichici” (è la terminologia del tempo) decide quindi di dedicarsi a loro. Ma la situazione che si trova di fronte è molto incerta persino sul piano diagnostico: molti medici si limitano a diagnosticare “idiozia” o “imbecillità” senza minimamente cercare di stabilirne le cause o elaborare un percorso terapeutico; capisce infatti che l’”idiozia” non è una malattia e che è necessario approcciarsi ad essa con l’intenzione di ripristinare l’equilibrio tra le risorse residue. Sarà questo lo scopo di Séguin: elaborare un trattamento terapeutico ed educativo che comprenda: l’educazione sensoriale, la conoscenza intellettuale - per le quali elabora svariati esercizi di difficoltà crescente - e l’esperienza morale. Come Itard è convinto della possibilità di educare - e non solo di assistere - le persone con disabilità; ma Sèguin fa un passo in più ritenendo necessaria per queste persone un’educazione uguale a quella degli individui ritenuti normali, da qui la necessità di lavorare anche sul piano intellettivo e morale. Sostiene la necessità di una relazione attiva capace di condurre la persona all’esercizio della propria volontà e all’inserimento in un contesto lavorativo, anche se semplice.
Nel 1839 fonda la prima scuola per l’educazione integrale dei ritardati in cui metterà in pratica i numerosissimi giochi educativi da lui elaborati - alcuni utilizzati ancora oggi.
L’influenza di Séguin durò a lungo e influenzò numerosi personaggi, tra cui Maria Montessori..
Nel 1839 fonda la prima scuola per l’educazione integrale dei ritardati in cui metterà in pratica i numerosissimi giochi educativi da lui elaborati - alcuni utilizzati ancora oggi.
L’influenza di Séguin durò a lungo e influenzò numerosi personaggi, tra cui Maria Montessori..
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